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autore
brano
 
Cicerone
De amicitia, 58
 
originale
 
[58] Altera sententia est, quae definit amicitiam paribus officiis ac voluntatibus. Hoc quidem est nimis exigue et exiliter ad calculos vocare amicitiam, ut par sit ratio acceptorum et datorum. Divitior mihi et affluentior videtur esse vera amicitia nec observare restricte, ne plus reddat quam acceperit; neque enim verendum est, ne quid excidat, aut ne quid in terram defluat, aut ne plus aequo quid in amicitiam congeratur.
 
traduzione
 
58 La seconda teoria considera l'amicizia come la reciprocit? dei doveri e dei sentimenti. Ma significa ridurla a conti troppo gretti e meschini, per vedere se il bilancio ? in pari! La vera amicizia, secondo me, ? pi? ricca, pi? generosa e non bada con pignoleria a non rendere pi? di quanto abbia ricevuto. Non bisogna temere di perdere qualcosa, di lasciar cadere a terra una goccia o di fare troppo buon peso.
 

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